Premio Cosco assegnato ad Enrico Sabetta. Lunedì 16 la consegna a Napoli  

E’ l’arbitro internazionale di pallacanestro Enrico Sabetta, termolese, il prescelto per l’assegnazione della prima edizione del premio “Vincenzo Cosco”, inserito nell’ambito del riconoscimento nazionale “L’Amico Atletico” che ha tra i suoi partner l’Ussi.

Il premio verrà consegnato a Sabetta lunedì 16 novembre a Bagnoli di Napoli, nella sala “Isaac Newton” della Città della Scienza, insieme agli altri trofei dell’Amico Atletico. Cosco, allenatore di calcio molisano scomparso prematuramente nel maggio 2015, è stato in passato uno dei tanti testimonial dell’Amico Atletico al pari di tanti campioni dello sport italiano, come ad esempio Valentina Vezzali, Gianni Rivera, Dino Meneghin, Demetrio Albertini, Yuri Chechi, Bruno Conti, Elisa Di Francisca, Josefa Idem, Andrea Lucchetta, Roberto Mancini, Luca Marchegiani, Adriano Panatta, Gianluca Pessotto, Arrigo Sacchi, Alessandra Sensini, Giovanna Trillini, Giusy Versace, Andrea Zorzi. Il premio volge lo sguardo verso quelle storie di vita che vedono uomini e donne che talvolta svolgono la loro attività lontano dai riflettori della ribalta, ma che l’iniziativa intende scoprire e premiare, con l’intento di promuovere i valori di lealtà, amicizia, impegno a fare e solidarietà. Il messaggio è chiaro: non tutti possono diventare campioni dello sport, ma tutti, con i loro stili di vita, possono diventare campioni di comportamento, rappresentare un modello e magari fare della propria passione una professione.

 

Come gli altri premiati Sabetta, che appena una settimana fa, ha tagliato il traguardo delle 600 gare dirette in serie A, è stato segnalato, come tutti gli altri premiati, attraverso il profilo facebook dell’Amico Atletico.

Questa è la motivazione che ha convinto la giuria: “Seicento partite arbitrate nella serie A di pallacanestro: il molisano Enrico Sabetta a 49 anni vuole ancora continuare a far rispettare le regole del gioco ai massimi livelli di uno sport che vede l’Italia in prima linea per qualità e numero di tesserati.

Il fischietto termolese frequenta i più importanti parquet del Belpaese dal lontano 16 gennaio 1994, quando per la prima volta diresse un match della massima serie nazionale. A Napoli, al Pala Argento, Sabetta fu designato per la gara tra i partenopei e il Pavia.

L’inizio della sua passione per il mondo arbitrale nacque per caso: nel 1982, a 16 anni, come ha affermato in occasione dei suoi venti anni di serie A “c’era una partita al Parco Comunale di Termoli e diressi un incontro tra amici, semplicemente perché ero il più scarso a giocare”.

Sembra che Sabetta abbia fermato le lancette del tempo: ventidue anni di serie A il 16 gennaio 2016 e il muro delle seicento gare arbitrate. Tutte con il massimo rigore e rispetto per le regole. Dal 2003 è diventato arbitro internazionale, conducendo le più importanti partite di Eurolega.

La pallacanestro è il mondo di Enrico Sabetta; il parquet gli ha permesso di conoscere tutti i più grandi campioni. Lui è rimasto, però, sempre inflessibile. La stima per i campioni non ha fermato la sua voglia di far rispettare le regole del gioco. Il basket è uno sport sano e gli arbitri sono i testimoni più fedeli del fair play in campo e fuori.

Concentrazione, riflessione e tempismo sono caratteristiche che non sono state scalfite dal tempo. Sabetta è stato bravo ad adattarsi ai tempi, alla spettacolarizzazione imposta dai nuovi mezzi di comunicazione di massa. Spettacolo sì, ma pur sempre nei limiti imposti dai regolamenti.

Un molisano a rappresentare gli arbitri italiani anche in campo internazionale: un traguardo prestigioso ma Sabetta, nel pieno stile arbitrale, ha sempre preferito un profilo basso. Il Molise ha un pezzo di storia della pallacanestro e molti non lo sanno. Non ha reclamato nei confronti dei suoi corregionali nemmeno quando un arbitro di calcio, solo residente in Molise per lavoro, solo perché approdato in serie A, fece incetta di premi.

Sabetta, nella ‘sua’ Termoli e nel ‘suo’ Molise, conserva con sé le seicento partite di serie A, le tantissime in campo internazionale e la consapevolezza di essere uno degli spot più importanti del Molise sportivo”.