Casagit, entro l’anno manovre correttive per mettere al sicuro i conti
La scorsa settimana sono state presentate all’Assemblea nazionale dei delegati Casagit le previsioni del conto economico e le ipotesi di intervento per mettere in sicurezza il futuro della Cassa per i prossimi 5 anni. Un futuro fortemente condizionato dal mercato del lavoro e dalla situazione del Paese, dove il settore editoriale è tra quelli che stanno pagando di più il prezzo della crisi.
La nostra occupazione è calata del 18% rispetto a un dato nazionale del 3,8%. La Casagit si trova quindi a fare i conti con un numero sempre più ridotto di contrattualizzati a fronte di una richiesta di prestazioni in continuo aumento, soprattutto a causa dell’arretramento già in atto da parte del Servizio sanitario nazionale.
Le prospettive, con gli annunciati tagli sugli esami diagnostici, promettono un ricorso ancora maggiore alle nostre tutele. Già oggi le prestazioni “sostitutive” di quanto offre il Ssn rappresentano il 54% di tutte quelle erogate dalla Cassa.
Il nostro sistema di assistenza sanitaria continua però a reggersi sui contributi dei soci contrattualizzati. Un’architettura che ha perso forza, il calo del 13% in soli 5 anni sui dati assoluti, dovuto sia all’abbassamento delle retribuzioni medie sia al numero degli occupati, ne è prova evidente.
Un piccolo segnale di speranza arriva da 300 nuove contrattualizzazioni registrate negli ultimi mesi, che attutiscono solo in parte la caduta di occupazione del comparto.
Questo scenario, spiegano dalla Casagit, rende ineludibili alcune manovre per mettere in sicurezza i conti della Cassa dei prossimi anni. Misure che non toccano l’impianto di tutele del sistema di prestazioni, non aumentano i contributi ma intervengono in modo equilibrato sull’intera popolazione di iscritti. Le misure sono state condivise nei lavori dell’Assemblea nazionale dei delegati che ha offerto al Cda fondamentali suggerimenti per la loro definizione entro fine anno.