La Fnsi contro il bavaglio alla stampa in Turchia

«Prima di tutto, voglio ringraziarvi per il vostro sostegno e la vostra solidarietà per il mio processo. Voglio anche ringraziarvi a nome dei miei colleghi che sono in prigione e che stanno tentando di fare il loro lavoro in un momento così difficile».

 

Così Ceyda Karan, una dei giornalisti attualmente sotto processo in Turchia, ha commentato la manifestazione tenuta a Roma giovedì 21 gennaio al fianco dei colleghi turchi del quotidiano Cumhuriyet da rappresentanti di Fnsi e Usigrai nonché da Articolo21, Reporter Senza Frontiere Italia, associazioni regionali di stampa, l’Ordine dei giornalisti del Lazio, Amnesty International Italia, il comitato NoBavaglio3, il gruppo PRESSing-Giornalisti in rete, la commissione Pari opportunità della Fnsi, giornalisti delle televisioni spagnola e turca, il collega kurdo Xerip Siyabend e l’associazione Italians for Darfur.

 

Tutti insieme nei pressi dell’ambasciata turca a Roma, a dire “No al bavaglio” del premier Erdoğan e per far arrivare la voce dei manifestanti fino al carcere di Silivri, dove sono detenuti i due giornalisti Can Dundar ed Erdem Gul, direttore e vicedirettore di Cumhuriyet, e ad Istanbul, dove si sta celebrando il processo a Ceyda Karan e Hikmet Çetinkaya, accusati di aver “diffamato pubblicamente i valori religiosi di un segmento della società” e di “incitamento all’odio e all’inimicizia” per aver pubblicato le vignette del settimanale satirico Charlie Hebdo. Accusa per la quale rischiano fino a sei anni di carcere.

«I giornalisti di Cumhuriyet devono sapere che non sono soli nella loro battaglia per la libertà di espressione e i cittadini di quel Paese devono sapere che nel resto d’Europa le persone sanno a quali restrizioni vorrebbe costringerli il loro governo», ha detto il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, dando il via alla manifestazione.

Il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, ha poi ribadito la vicinanza del sindacato dei giornalisti italiano e della Federazione europea dei giornalisti (Efj) a tutti i colleghi che nel mondo si trovano a dover affrontare ogni giorno le difficoltà dovute a leggi che puntano ad imbavagliare la libera stampa.

 

Nel pomeriggio, una delegazione dei giornalisti ha incontrato rappresentanti del ministero degli Esteri e chiesto al governo italiano di stare al fianco dei cittadini e dei giornalisti turchi e dalla parte della libertà di stampa e di espressione in Turchia.