75 anni di Ussi, ricorrenza celebrata a Roma. Presente anche la delegazione molisana
Grande occasione di confronto sul giornalismo sportivo a Roma grazie all’iniziativa organizzata dal presidente nazionale dell’Ussi (Unione stampa sportiva italiana) Gianfranco Coppola, in concomitanza con l’avvio dei campionati Europei di calcio.
L’evento svoltosi a Casa Azzurri ha visto tra i protagonisti anche l’Ussi Molise, presente con la presidentessa Valentina Ciarlante e il vicepresidente vicario Mauro Carafa.
I vertici del gruppo hanno partecipato al workshop tenutosi giovedì 10 giugno, ricevendo in dono dal numero uno dell’associazione il gagliardetto celebrativo dei 75 anni dalla fondazione dell’Unione stampa sportiva italiana.
Nella ex rimessa Atac di viale Angelico 52 il presidente Coppola ha coordinato i lavori del seminario dal titolo ‘Raccontare gli Europei’, illustrando il ruolo del sindacato sportivo oggi e analizzando le problematiche vissute dai cronisti nell’accesso agli eventi di ogni disciplina. Si sono quindi susseguiti gli interventi dei consiglieri nazionali Roberto Gueli per la Sicilia, Mario Frongia per la Sardegna, del capo redattore Economia del Tg1 Michele Renzulli e della stessa Valentina Ciarlante.
«Sono onorata di far parte di questa squadra e apprezzo l’impulso verso il rinnovamento impresso dal presidente Coppola – ha dichiarato Ciarlante -. Vorrei che un domani non si parlasse più di giornalismo di genere, così come di ‘questione di genere’, in quanto mi piacerebbe che venisse riconosciuto il ruolo che le donne autonomamente si sono guadagnate in ogni ambito della società, così come nel giornalismo sportivo».
Il dibattito si è concluso con il focus acceso sui disagi vissuti dai fotografi, quasi totalmente esclusi dalle competizioni sportive a causa delle eccessive restrizioni stabilite dalle società sportive.
«Questa è stata un’occasione, per noi della stampa sportiva, di riproporre la difficoltà del racconto dello sport – ha affermato il presidente Coppola -. Finalmente c’è la presenza del pubblico, ma devono tornare anche i giornalisti, i fotografi, gli operatori per poter raccontare le emozioni dello sport. Bisogna riaprire le porte degli impianti, dei palazzetti e ora finalmente abbiamo un grande evento come gli Europei. Il nostro compito è quello di sottolineare che sì, il lavoro cambia, la tecnologia richiede modernità e adeguamento a nuovi sistemi, ma in fondo la notizia è la stessa da quando è nato l’uomo. Se c’è la notizia va raccontata e bisogna far sì che noi possiamo raccontarla, perché lo sport è l’argomento che appassiona di più nel panorama dell’informazione».
La giornata è terminata con la visita al museo di Casa Azzurri, padiglione in cui sono conservati cimeli come antiche divise della Nazionale Italiane e le coppe del mondo vinte negli anni.